venerdì 30 ottobre 2015

UE, PREMIO SAKHAROV AL BLOGGER RAIF BADAWI

E' il blogger saudita Raif Badawi – tuttora in carcere in Arabia Saudita con l’accusa di apostasia – il vincitore del Premio Sakharov 2015, il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dal Parlamento Europeo sul tema della difesa dei diritti umani e sulla libertà di parola. Il blogger saudita è stato condannato a 10 anni di prigione e a 1.000 frustate per aver insultato i valori islamici sul proprio sito web, “Free Saudi Liberals”. Le prime 50 frustate gli sono state inflitte davanti a centinaia di astanti il 9 gennaio 2015. Le sessioni successive di fustigazione sono state rinviate a seguito della condanna internazionale e delle cattive condizioni di salute di Badawi. Per sfuggire alle minacce di morte, sua moglie e i suoi tre figli sono fuggiti in Canada. La candidatura di Badawi era supportata da socialisti, dai conservatori e dai Verdi, che hanno anticipato su Twitter l'annuncio ufficiale di Schulz in plenaria. Raif Badawi è stato scelto dalla “Conferenza dei presidenti”, ovvero l'organo del Parlamento europeo che riunisce i presidenti dei gruppi politici.

lunedì 26 ottobre 2015

LA POLONIA VOTA CONTRO L'UE

La destra polacca, rappresentata dal partito Diritto e Giustizia (Pis), sbaraglia la concorrenza e si aggiudica, se i risultati manterranno la tendenza degli exit pool, la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento. Il partito del leader Jaroslaw Kaczynski si afferma sui centristi del premier uscente Ewa Kopacz con il 39,1% dei voti contro il 23,4%. La scelta del nuovo premier, Beata Szydlo, è uno strappo evidente con le politiche comunitarie. Uno nuovo passo, indietro, verso la nazionalizzazione degli interessi statali.

venerdì 23 ottobre 2015

TRUFFA ALLA SANITA': OSPEDALE ISRAELITICO IN BUFERA, MASTRAPASQUA AI DOMICILIARI

I Carabinieri del NAS di Roma hanno eseguito 17 misure restrittive, di cui 14 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di dirigenti, medici e operatori della casa di cura privata, l'Ospedale Specializzato Israelitico di Roma. Le ipotesi di reato sono danno e truffa alla Sanità. I provvedimenti emessi dal GIP del Tribunale di Roma sono riconducibili ai risultati di un'indagine condotta dal NAS di Roma e coordinata da un pool della Procura della Repubblica di Roma. Insieme all'esecuzione dei 17 provvedimenti cautelari, l'Autorità giudiziaria di Roma ha disposto il sequestro preventivo per una cifra pari all'ammontare di 7,5 milioni di euro, somma riconducibile alla richiesta economica eccedente le prestazioni realmente erogate della struttura ospedaliera.

lunedì 19 ottobre 2015

OGM, NO GRAZIE.

Dopo il no, con cui la Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha bocciato la proposta della Commissione europea in tema di Ogm che riconosce agli Stati la possibilità di limitare o vietare la vendita e l'uso di cibi geneticamente modificati riconosciuti dall'Ue, riparte la campagna di "sensibilizzazione" da parte delle Corporation del settore.
Durante la Settimana europea delle Biotecnologie, si è dato vita al convegno 'Le politiche per le biotecnologie nel settore agroalimentare, dove siamo e dove andiamo' svoltosi al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e promosso da Assobiotec, Europabio e da European Scientists Network. Le associazioni vicine al settore hanno contribuito così a rimarcare quelli che per loro sono "scenari di potenziale pericolo per il settore agroalimentare europeo", in particolare di quello italiano. La tesi, di chi lavora per agevolare il profitto delle multinazionali che controllano il mercato del biotech, è che la mancata innovazione, orientata alla produzione di OGM, nel settore agroalimentare porterebbe al declino dello stesso con conseguenze catastrofiche su profitti, distribuzione e posti di lavoro. Uno strenuo tentativo di coniugare termini quali produttività e sostenibilità, in un settore che dovrebbe per prima cosa considerare la propria mission storica ossia l'obiettivo di nutrire, in maniera salutare, gli individui. Coltivare mere logiche di profitto, in un settore che sottostà al significato stesso di salute dell'uomo, significa non avere rispetto della vita oltre che della natura.

venerdì 16 ottobre 2015

FRANCIA, NE' UOMO NE' DONNA. I GIUDICI RICONOSCONO IL "SESSO NEUTRO".

In Francia riconosciuto il diritto di un individuo intersessuale (cromosomi sessuali, genitali, caratteri sessuali secondari non definibili né di genere maschile che femminile), a scrivere la menzione "sesso neutro" nel suo stato civile. La decisione, unica in Europa, riguarda un 64enne ritenuto alla nascita di sesso maschile per una malformazione genitale. "Da adolescente ho capito che non ero un ragazzo. Non avevo barba, né muscoli" ha detto ai giudici.

mercoledì 14 ottobre 2015

LA "TERZA INTIFADA" NON SI FERMA. LA RISPOSTA DI ISRAELE

Israele, ferita aperta nel cuore del Medio Oriente. Continuano senza tregua gli scontri tra israeliani e palestinesi in quella che Hamas ha definito la “terza Intifada” o “Intifada dei coltelli”, a sottolinearne la violenza e le atrocità.
Una storia che sembra ripetersi e che vede la lotta per il territorio al centro della contesa, talvolta mascherata da motivi ideologici e religiosi. Da Gerusalemme alla Cisgiordania passando per la moschea di Al Aqsa, come la chiamano i musulmani o Monte del tempio, come lo definiscono gli ebrei, le ondate quotidiane di attentati non accennano a fermarsi destando allarme altissimo nell’intero Stato.

lunedì 12 ottobre 2015

ATTENTATO ALLA PACE

Terrore e desolazione. Queste le immagini che l'attentato al corteo per la pace di Ankara lascia impresse negli occhi. La marcia per il cessate il fuoco contro i curdi del PKK non è stata, fin dal principio, ben voluta dal governo di Erdogan. L'attentato, che le fonti governative continuano ad attribuire allo Stato Islamico, sembra invece avere connotati di una tremenda azione repressiva. Una maledetta strategia della tensione che trova ormai nel IS il suo capro espiatorio naturale. Qual'è dunque la differenza tra Erdogan ed Assad? Entrambi tengono in pugno un paese ricorrendo alla forza; l'uno combatte la pace per mantenere il controllo sotto l'egida NATO, l'altro, inviso ormai agli atlantici, si affida a Putin per i medesimi scopi.