sabato 8 marzo 2014

"NON ABBIAMO BISOGNO DI LEGGI PER AFFERMARE IL NOSTRO VALORE"

"NON VOGLIO SENTIRMI PARTE DI UNA CATEGORIA PROTETTA". Partiamo da Twitter e dal tweet di una donna "qualunque" che interviene a proposito della bagarre parlamentare tutta al femminile per l'inserimento nella legge elettorale, di una norma ad hoc, sulla parità di genere. Le ormai "sorpassate" quote rosa - tanto per capirci. Ebbene, ci sembra emblematico il messaggio con il quale abbiamo aperto questo post perchè rende l'idea di quanto sia discriminatorio proprio il fatto di imporre per legge ( e dunque per forza) l'accesso delle donne nell'istituzione Parlamentare. Una terribile forzatura che, oltretutto, andrebbe a discapito anche del merito.
Qui, il problema ci sembra di più ampia portata: è una questione culturale. E la cultura di un paese, del nostro Paese, non si cambia dall'alto attraverso "il pugno duro della legge" ma dal basso attraverso "le carezze materne dello Stato"- per così dire. Pensiamo, quindi, che sia indispensabile intervenire proprio sulla cultura degli italiani e delle giovani generazioni, infondendo loro, il senso dell'uguaglianza (che l'articolo 3 della nostra Costituzione spiega in modo ineccepibile), abituandoli al rispetto di qualunque genere, religione, razza etc. E' una strada lunga, tortuosa, complessa. Questo è chiaro. Ma alla fine del percorso ne beneficerà la nostra educazione, la nostra civiltà, il nostro orgoglio. Sarà un'uguaglianza sincera, pulita a differenza delle "rivendicazioni normative" di oggi (dettate dalla fretta e dalla voglia di conservare lo status quo) che se avallate non saranno altro che un'ipocrita uguaglianza di facciata. BUONA FESTA DELLE DONNE A TUTTE.

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