martedì 26 maggio 2015

DAL SUD EUROPA SOFFIA FORTE IL VENTO DEL CAMBIAMENTO. E L'ITALIA?

Dopo la Grecia di Siryza, ora è la Spagna il nuovo laboratorio della politica europea di rinnovamento. Al grido di “Si, se puede” si è registrato in queste ore alle elezioni amministrative e regionali spagnole, il trionfo di Podemos. movimento politico nato dal basso, dal malcontento e dalla voglia di riscatto. Certo non sono le elezioni politiche, previste per il prossimo novembre. Ma hanno consegnato due città chiave in mano al neonato Podemos, Madrid e Barcellona. Il popolo ha scelto il cambiamento. Giovani leader si sono fatti portavoce di un rinnovamento che sembra ormai inarrestabile. Pablo Iglesias guida il partito politico, oggi trionfante, nato nel 2014 dall'ondata di indignados scesi nelle strade spagnole, per protestare contro i privilegi dell'attuale classe dirigente e la corruzione. Eccolo il cambiamento spagnolo. Il bipartitismo dei partiti socialista e popolare sembra al tracollo. Perlomeno in netta flessione. Solo a Barcellona, i socialisti sono passati da essere la seconda forza al quinto posto. Proprio qui il nuovo sindaco è Ada Colau. Candidata con una lista civica in cui Podemos è confluito. Giovane e competente attivista, leader dei movimento di lotta per il diritto alla casa, si è impegnata contro gli sfratti, i pignoramenti e si è resa protagonista della promozione di una legge di iniziativa popolare per riformare la legge sui mutui in Spagna.
È lei ora alla guida della roccaforte municipale di Barcellona. E con molta probabilità altri comuni e regioni spagnoli cadranno in mano a Podemos, come Valencia, Aragone, Castiglia, Mancia. L'auspicio dei leader anti-austerità, anti-corruzione, anti-poteri costituiti e privilegi è che proprio da qui, dal terremoto che sta scuotendo i Paesi del mediterraneo europeo, parta quella rivoluzione che trasformerà l'Europa. Quel rinnovamento che si imporrà sui poteri forti poggiati candidamente sulle poltrone del potere e lascerà spazio a nuovi leader, ad un' Europa costruita su nuove basi e nuovi valori. Vera democrazia partecipata, diritti, giustizia, difesa dei deboli, attivismo. La rivoluzione deve partire dall'Europa del sud, si dice. E l'Italia? È pronta a prendere il testimone? Dov'è nel nostro Paese il rinnovamento? Dov'è l'attivismo? Dove la forza politica nuova, nata dal basso, che romperà gli equilibri di potere costituito a favore del nuovo? 

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